Recovery Fund, Gentiloni: “Una sfida senza precedenti”

Pubblicato Giovedì, 03 settembre 2020

“Le priorità sono tre: ambiente, sociale e digitale". Lo ha precisato il commissario europeo per l'Economia Paolo Gentiloni in audizione davanti alle Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell'Unione europea di Camera e Senato per spiegare come funzionano il Recovery Fund, che porterà all’Italia 209 miliardi di euro, e i piani nazionali di ripresa e resilienza necessari per accedere ai fondi messi a disposizione attraverso lo strumento Recovery and Resilience Facility.

Nella valutazione dei piani nazionali di ripresa, alla Commissione Ue, ha spiegato Gentiloni, spetta “l’obbligo di garantire la coerenza con le priorità della Ue”. Alle tre priorità Ue - transizione ambientale, resilienza e sostenibilità sociale, digitalizzazione e innovazione - vanno aggiunte quelle indicate nelle Raccomandazioni per Paese del 2019 e 2020. Per l’Italia si tratta di sciogliere i nodi legati alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, alla riforma della giustizia civile, l’incentivazione dei pagamenti digitali, gli investimenti sulla scuola, l’aumento del tasso di occupazione femminile, giovanile e nel Sud.

"Siamo di fronte a una sfida senza precedenti che sarà cruciale per il nostro futuro" ha sottolineato Gentiloni. "Sono orgoglioso del lavoro fatto dalla Commissione e grato al governo italiano che non ha scelto la carta dell'auto-isolamento, ma quella del dialogo costruttivo di cui è stato un attore importante. Ora c'è una grande responsabilità per Bruxelles, ma anche per le istituzioni italiane, anche per il semplice fatto che l'Italia sarà il Paese che potrà contare sul numero più alto di risorse. Questa opportunità dobbiamo giocarcela in un contesto caratterizzato ancora da grande incertezza".

In merito ai tempi e alle procedure, Gentiloni ha ribadito che le prime erogazioni potranno arrivare entro il primo semestre del 2021. “La Commissione incoraggia i Paesi a presentare i piani per la metà di ottobre”: “saranno bozze con gli obiettivi generali” e permetteranno “l’avvio di un dialogo con la Commissione” e poi con gli enti locali e le parti sociali interessate. “La presentazione formale finale è prevista per l’inizio del prossimo anno, entro fine aprile 2021, ma l’invito della Commissione è che la presentazione definitiva avvenga anche prima”. La Commissione, poi, avrà fino a 8 settimane per proporre al Consiglio europeo l’approvazione dei piani nazionali ricevuti; il Consiglio avrà a sua volta 4 settimane per l’approvazione a maggioranza qualificata. “All’atto dell’approvazione del Consiglio, presumibilmente entro il primo semestre 2021, ci sarà la prima erogazione pari al 10% dell’ammontare del piano di Recovery, le altre erogazioni avranno cadenza semestrale — ha concluso Gentiloni —. Sarà la Commissione a decidere le erogazioni sulla base degli obiettivi raggiunti e dei tempi proposti dagli Stati membri”.