Mattarella: "La Ue ha ritrovato lo spirito dei padri fondatori”

Pubblicato Lunedì, 07 settembre 2020

L'Europa al centro dell'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'apertura della seconda giornata del Forum Ambrosetti di Cernobbio, lo scorso 5 settembre. Ricordando i diversi difficili momenti vissuti a causa della pandemia da Covid -19, Mattarella ha riconosciuto il ruolo propulsivo della Ue : “La Commissione Europea ha interpretato, con autorevolezza, il compito che i Trattati le hanno assegnato, divenendo centro di elaborazione di linee guida che hanno rafforzato la coesione europea, nel segno di quel “metodo comunitario” che, più di ogni altro aspetto, ricalca la lungimiranza dei padri fondatori”.

“D’altra parte – ha precisato Mattarella - è proprio in momenti di grande incertezza, come quelli che stiamo attraversando, che diventa doveroso pensare al futuro, indicare vie d’uscita soprattutto a quanti, in una congiuntura senza precedenti in tempi di pace, vedono offuscarsi propri tradizionali punti di riferimento”.

“Non è stata, quella della Commissione, una esortazione alla solidarietà – ha spiegato il presidente della Repubblica - bensì l’esercizio di una responsabilità istituzionale. Responsabilità nel farsi carico di indicare la strada da percorrere, avanzando proposte – ripeto: coraggiose e innovative - la cui approvazione non appariva scontata. Proposte la cui agibilità politica pareva inimmaginabile sino a poco prima e tuttavia erano indifferibili se si voleva evitare che la crisi sociale ed economica travolgesse decenni di integrazione”.

La collaborazione tra tutti i livelli coinvolti è lo strumento che si rivela risolutivo: “La risposta nei confronti di uno shock esogeno e inaspettato - così dirompente nella comunità d’Europa come in ogni altra - non poteva che provenire da un ventaglio di iniziative tra livello locale, nazionale ed europeo. Ciascuno di questi tre livelli è indispensabile, così come nessuno di questi tre livelli, considerato da solo, è sufficiente. Paradigma di quel che dovrebbe essere normale criterio nella vita dell’Unione”.

Guardando al futuro, poi, il presidente Mattarella ha sottolineato l'importanza di avere subito a disposizione le risorse Ue: “I cittadini vivono con ansia il presente e guardano al futuro con incertezza: il processo di varo del piano di ripresa deve procedere con grande rapidità per rendere disponibili le risorse già all'inizio del 2021”. Soprattutto per non compromettere le speranze delle nuove generazioni: “Non compromettiamo con scelte errate la speranza per chi verrà dopo di noi di godere di condizioni per lo meno pari di quelle di cui noi abbiamo usufruito. In caso di inattività le nuove generazioni ci domanderanno perché una generazione" che ha goduto di prosperità "non ha realizzato infrastrutture necessarie per la crescita e riforme necessarie accrescendo solo la massa del debito. Oggi viviamo condizioni irripetibili”.