Il Recovery Fund al centro del Forum economico di Bruxelles

Pubblicato Giovedì, 10 settembre 2020

Il Recovery Fund vuole "essere una nave che ci tiene a galla nel mare mosso e ci fa superare la tempesta", perciò "dobbiamo assicurarci che sia attuato correttamente" e "possa salpare il prima possibile". "Monitoreremo che il denaro venga speso in linea con le raccomandazioni specifiche per Paese del semestre europeo" e le priorità Ue su "investimenti verdi, digitali e transfrontalieri". Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, nel suo intervento al Forum economico di Bruxelles, l'evento economico annuale di punta della Commissione europea. Giunto alla ventesima edizione, il Forum, pur se trasformato in un evento digitale in questo 2020, ha comunque coinvolto i partecipanti nel dibattito e nello scambio di idee sulle politiche e sulle strategie economiche necessarie per avviare la ripresa europea.

Il Recovery fund è stato uno temi principali affrontati dai partecipanti. "Come ripagheremo il debito generato" dal Recovery Fund? “Lo ripagheremo – ha proposto Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’Economia - attraverso le risorse proprie Ue e la tassazione digitale e verde? Credo che questo scenario sia di successo e lavoriamo intensamente per questo". Ma Gentiloni, ne ha approfittato anche per delineare uno scenario economico nuovo e parlando delle ripercussioni della pandemia ha precisato: “Un ruolo più ampio dello Stato è inevitabile, come mostra anche l’impatto sull’occupazione. Un maggior ruolo dello Stato è anche auspicabile, se vogliamo essere più forti”. E rilancia anche l'ipotesi del salario minimo europeo: “Ritengo – ha concluso - che questo sia il momento giusto per provare a realizzarlo”.

Nell'intervento di chiusura del Forum, infine, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel è tornato sul tema portante: "Questo Recovery Fund non è solo un pacchetto di stimolo. È molto di più, è un modo per trasformare il nostro modello economico e sociale. Non abbiamo soldi magici, quindi ogni singolo euro deve essere utilizzato in modo efficace".
Michel ha ricordato l'accordo Ue raggiunto a luglio: “Ha segnato una “prima volta” in tanti sensi: l’Ue contrae prestiti per investire e per riformare; l’importo è “sbalorditivo” (oltre 1.800 miliardi di euro); una parte significativa del bilancio della Ue è stata collegata alle ambizioni climatiche e in generale allo Stato di diritto. E poi arriveranno, per la prima volta “risorse proprie” con una “fiscalità ambientale”.
“L’Europa è una potenza mondiale” e “Il rilancio che sarà messo in atto – ha concluso Michel - sarà una strategia di trasformazione che ci condurrà all’Europa di domani” perché questo è un “momento copernicano”.