PA e Covid, come la pandemia ha cambiato i servizi nella pubblica amministrazione

Pubblicato Venerdì, 06 novembre 2020

Una pubblica amministrazione più digitale, efficiente e moderna, con maggiori servizi pubblici online e più innovazione anche grazie alla diffusione dello smart working. È questa l'idea per il post Covid-19 in Italia, condivisa dai dipendenti pubblici e dai cittadini, che nel 57% dei casi evidenziano già oggi un miglioramento nella PA digitale e nel 53% vedono nel lavoro agile un’opportunità per innovare l’amministrazione. In particolare chi lavora nella PA promuove lo smart working, ma crede serva ancora un salto di qualità per un maggiore orientamento al risultato e una migliore comunicazione interna. 

I risultati sono raccolti nella ricerca “La PA oltre il Covid”, da poco presentata, realizzata da FPA, società del gruppo Digital360, attraverso un’indagine demoscopica condotta in collaborazione con l'Istituto Piepoli su un campione di 1000 persone rappresentativo della popolazione italiana e una seconda indagine su oltre 2000 persone che compongono il PanelPA della community di FPA, per mettere a confronto le opinioni di utenti e dipendenti pubblici sul ruolo della pubblica amministrazione nell’emergenza e nella ripresa.

Utenti e dipendenti pubblici si sono espressi anche sulle risorse del Recovery Fund: le priorità per il loro utilizzo sono state indicate in “salute” e “istruzione – formazione”. Per l'intero campione intervistato servono poi nuovi profili e competenze nella pubblica amministrazione per gestire le risorse del Recovery Fund; per il 50% degli utenti e per il 60% dei dipendenti pubblici la gestione dei fondi europei deve essere centralizzata con una cabina di regia.

Per saperne di più, in allegato la ricerca completa “La PA oltre il Covid”.


 



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