Due giorni di riunioni sono in programma per i lavori del Consiglio europeo, che si apre oggi, 10 dicembre, a Bruxelles. I leader della Ue sono chiamati a un ulteriore confronto in materia di Covid-19, cambiamenti climatici, sicurezza e relazioni esterne. Nella seconda giornata, 11 dicembre, i leader si riuniranno anche per il Vertice euro in formato inclusivo, con i presidenti della BCE e dell'Eurogruppo.

Il presidente Charles Michel, nella lettera d'invito ai membri del Consiglio europeo, si è detto ottimista sugli esiti dell'incontro: “Sono certo che potremo trovare un accordo su un pacchetto comune volto a consentire la rapida attuazione sia del quadro finanziario pluriennale che del fondo per la ripresa”.

In merito al Covid-19 ha sottolineato “gli sviluppi positivi in materia di vaccini”, ma questo “non significa tuttavia – ha precisato Michel - che la pandemia sia terminata. Adesso possiamo intensificare i preparativi per la diffusione e distribuzione dei vaccini. Dobbiamo continuare ad adoperarci per assicurare il coordinamento in materia di test e di revoca delle restrizioni, anche per quanto riguarda i viaggi, quando la situazione epidemiologica lo consentirà”.

Attenzione da parte di Michel anche al tema dei cambiamenti climatici: “Un accordo su un obiettivo di riduzione delle emissioni rafforzato pari ad almeno il 55 % entro il 2030 è alla nostra portata. I lavori sul modo migliore per raggiungere questo ambizioso obiettivo sono a buon punto. Si tratterebbe di un risultato importante – ha evidenziato - che sosterrebbe il nostro impegno a svolgere un ruolo guida nella lotta ai cambiamenti climatici”.

Infine nella lettera trova posto anche un riferimento al negoziato in corso con il Regno Unito: “I negoziati proseguono sulla base del nostro mandato comune. Non è prevista una discussione al riguardo, mal a presidente della Commissione ci informerà sullo stato dei lavori”.

In allegato la lettera del presidente Charles Michel ai membri del Consiglio europeo. Per informazioni sulla sessione dei lavori clicca qui