Occupazione, i dati dell'analisi trimestrale Ue

Pubblicato Mercoledì, 30 dicembre 2020

Sono i giovani e i lavoratori meno pagati a risentire maggiormente della crisi generata dal Covid-19. Lo evidenzia l'edizione di dicembre dell'analisi trimestrale sull'occupazione e gli sviluppi sociali, pubblicata dalla Commissione europea. L'indagine analizza, in particolare, gli effetti della pandemia di coronavirus sull’occupazione e sui redditi.

Secondo la Commissione Ue i provvedimenti economici e sociali presi hanno attenuato l'impatto della crisi da Covid-19: negli ultimi mesi l'occupazione è calata meno del PIL, mentre la disoccupazione è rimasta stabile. Ma restano problemi da affrontare: l'impatto della crisi sui giovani è molto grave e la disoccupazione potrebbe aumentare nei prossimi mesi.

L’analisi indica inoltre che la crisi del coronavirus ha causato una perdita di reddito da lavoro senza precedenti. L'impatto è stato particolarmente duro per i lavoratori già svantaggiati, come i giovani e i lavoratori con contratti a tempo determinato. Le misure volte a compensare le retribuzioni perse hanno contribuito a mitigare il colpo e a sostenere i lavoratori a bassa retribuzione, che sono stati penalizzati in modo sproporzionato.

A fronte di questi risultati la Commissione europea ha ricordato di aver mobilitato tutti i mezzi a disposizione per aiutare gli Stati membri, in particolare attraverso lo strumento SURE, che sostiene i regimi nazionali di riduzione dell'orario lavorativo, e anche attraverso la nuova garanzia per i giovani, che aiuterà questi ultimi a sviluppare competenze e acquisire esperienza lavorativa, in particolare nei settori pertinenti alle transizioni verde e digitale.

In allegato è disponibile il testo dell'analisi trimestrale sull'occupazione e gli sviluppi sociali della Commissione europea – dicembre 2020.




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