PNRR, il Consiglio dei ministri approva il testo

Pubblicato Giovedì, 14 gennaio 2021

Via libera del Consiglio dei ministri al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il Piano che darà attuazione al programma Next Generation EU, varato dall’Unione europea per integrare il Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 alla luce delle conseguenze economiche e sociali della pandemia da Covid-19. Il testo ora passerà alle valutazioni di Camera e Senato. Entro il 30 aprile prossimo il Piano dovrà essere presentato alla Commissione europea.

Obiettivi di policy e interventi previsti nel Piano sono connessi ai tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.
Il Piano si articola in sei missioni, che rappresentano “aree tematiche” strutturali di intervento: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.
Nell’insieme, le missioni raggruppano sedici componenti, funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del governo, che a loro volta si articolano in 47 linee di intervento per progetti omogenei e coerenti.
Ci sono inoltre delle priorità individuate dal governo che saranno perseguite in modo trasversale, quali il rafforzamento del ruolo della donna e il contrasto alle discriminazioni di genere, l’accrescimento delle competenze, la capacità e le prospettive occupazionali dei giovani, il riequilibrio territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno.

Le risorse complessivamente allocate nelle sei missioni del PNRR sono pari a circa 210 miliardi di euro: 144,2 miliardi finanziano nuovi progetti, i restanti 65,7 miliardi sono destinati a progetti già in essere.

Secondo il governo “il PNRR impatterà positivamente sulle principali variabili macroeconomiche e sugli indicatori di inclusione, equità e sviluppo sostenibile attraverso i maggiori investimenti che attiverà direttamente e indirettamente e le innovazioni tecnologiche che introdurrà e stimolerà. Questi effetti saranno amplificati dalle riforme di contesto e da quelle più settoriali inserite nelle singole componenti del Piano”. Comunque, spiega il governo, “una valutazione dell’impatto complessivo di investimenti, trasferimenti, incentivi e riforme, nonché dell’effetto moltiplicativo che potrebbe realizzarsi grazie all’effetto-leva di numerose linee progettuali del Piano, potrà essere effettuata quando tutti i dettagli dei progetti e delle relativamente riforme saranno pienamente definiti”.

In allegato il testo approvato e la guida alla lettura.



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