"Il Fondo sociale europeo Plus darà un contributo decisivo per mitigare le conseguenze negative dell'attuale crisi, promuovendo l'occupazione e riducendo i livelli di povertà, creando migliori opportunità per tutti, soprattutto giovani e bambini. Anche i gruppi più vulnerabili saranno favoriti". Cosi Nelson de Souza, ministro portoghese della pianificazione, ha commentato l'accordo raggiunto da Consiglio e Parlamento Ue, lo scorso 28 gennaio, sul progetto di regolamento che istituisce il Fondo sociale europeo Plus (FSE +), che fa parte del bilancio dell'Unione europea 2021-2027.

L'obiettivo del FSE + è quello di sostenere gli investimenti nella creazione di posti di lavoro, nell'istruzione e nella formazione, nonché nell'inclusione sociale, nell'accesso all'assistenza sanitaria e nelle misure per eliminare la povertà nella Ue. Conta su una dotazione finanziaria complessiva di quasi 88 miliardi di euro (a prezzi 2018).

Con l'ottica di garantire maggiore flessibilità e coerenza tra i programmi e quindi ridurre la burocrazia nei Paesi membri, il progetto di regolamento fonde diversi strumenti, tra cui il fondo per gli indigenti e il programma per affrontare la disoccupazione giovanile; inoltre allinea il FSE + al semestre europeo, poiché i progetti finanziati dal fondo dovrebbero affrontare le sfide individuate nelle raccomandazioni annuali specifiche per Paese.

In particolare l'accordo prevede i requisiti relativi all'assegnazione delle risorse FSE + a livello nazionale in base agli obiettivi politici del fondo, quali inclusione sociale, lotta alla deprivazione materiale, sostegno ai giovani non occupati, istruzione o formazione e alleviare la povertà infantile.

L'accordo ora raggiunto sarà sottoposto all'approvazione degli ambasciatori degli Stati membri presso la Ue (Coreper) e alla plenaria del Parlamento europeo, successivamente proseguiranno i lavori a livello tecnico per finalizzare il testo integrale del regolamento.