Salari minimi e conciliazione vita - lavoro, la ricetta del Parlamento Ue contro la povertà lavorativa

Pubblicato Mercoledì, 17 febbraio 2021

Contro disuguaglianza e povertà lavorativa il Parlamento europeo chiede un salario minimo, condizioni eque per i lavoratori delle piattaforme digitali ed equilibrio tra lavoro e vita privata. In una risoluzione votata lo scorso 10 febbraio, infatti, il Parlamento Ue ha chiesto a Commissione e Paesi UE di porre fine alla povertà nell'Unione anche attraverso la prevenzione della povertà lavorativa e ha dettagliato alcuni aspetti sui quali ritiene più urgente intervenire.

Il Parlamento Ue ha accolto la proposta della Commissione di direttiva UE su salari minimi adeguati, descrivendola come un passo importante per garantire che tutti possano guadagnarsi da vivere con il proprio lavoro e partecipare attivamente alla società. Dove applicabile, la direttiva dovrebbe garantire che i salari minimi legali siano sempre fissati al di sopra della soglia di povertà.

Le leggi su lavoro e sicurezza sociale devono coprire anche i “platform workers” (lavoratori delle piattaforme digitali): secondo i deputati, infatti, il quadro legislativo relativo alle condizioni minime di lavoro deve essere applicato a tutti i lavoratori come ulteriore elemento della lotta contro la povertà dei lavoratori, inclusi i lavoratori precari e atipici della gig economy. Ai lavoratori delle piattaforme digitali non solo dovrebbero applicarsi le leggi vigenti in materia di lavoro e sicurezza sociale, ma dovrebbe essere data loro la possibilità di costituire rappresentanze dei lavoratori e formare sindacati per concludere contratti collettivi.

Infine il Parlamento sottolinea le difficoltà delle donne in ambito lavorativo: le donne sono in media più esposte degli uomini al rischio di povertà e di esclusione sociale rispetto agli uomini, è quindi fondamentale far fronte al divario retributivo di genere e garantire l'accesso a un'assistenza all'infanzia di qualità ed economicamente accessibile. Il Parlamento ha esortato gli Stati membri a recepire rapidamente la direttiva sull'equilibrio tra attività professionale e vita familiare e a darle piena attuazione.

 

In allegato la risoluzione del Parlamento europeo del 10 febbraio 2021 sulla riduzione delle disuguaglianze con particolare attenzione alla povertà lavorativa.



Visualizza l'allegato