Previsioni economiche d'inverno 2021. C'è ottimismo per la crescita, nonostante le difficoltà

Pubblicato Venerdì, 12 febbraio 2021


L'economia della zona euro crescerà del 3,8 % sia nel 2021 che nel 2022, mentre l'economia della UE crescerà del 3,7 % nel 2021 e del 3,9 % nel 2022. Sono questi i dati contenuti nelle previsioni economiche d'inverno 2021, pubblicate dalla Commissione europea lo scorso 11 febbraio.

Si prevede che le economie della zona euro e della UE raggiungeranno i livelli di produzione pre-crisi prima di quanto anticipato nelle previsioni economiche d'autunno 2020, in gran parte a seguito dello slancio di crescita più forte del previsto che si prospetta per la seconda metà del 2021 e per il 2022.

Rispetto all'autunno, i rischi che circondano le previsioni sono più equilibrati, pur rimanendo elevati, e sono principalmente connessi all'evoluzione della pandemia e al successo delle campagne di vaccinazione.
L'ottimismo nelle prospettive è legato alla possibilità che il processo di vaccinazione conduca a un allentamento più rapido del previsto delle misure di contenimento e quindi a una ripresa più tempestiva e più forte. Inoltre Next Generation EU, lo strumento Ue per la ripresa il cui fulcro è costituito dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, potrebbe alimentare una crescita più forte di quanto prospettato, dal momento che i finanziamenti previsti, per la maggior parte, non sono ancora stati integrati nelle previsioni.

"Gli europei vivono tempi difficili. Siamo ancora nella morsa dolorosa della pandemia e le sue conseguenze socioeconomiche sono fin troppo evidenti” ha dichiarato Paolo Gentiloni, commissario per l'Economia. “Finalmente, però, si comincia a intravedere una luce in fondo al tunnel. Dal momento che il numero delle vaccinazioni aumenterà nei prossimi mesi, un allentamento delle misure di contenimento dovrebbe consentire una ripresa più vigorosa durante la primavera e l'estate. Nei prossimi anni – ha concluso Gentiloni - gli effetti di Next Generation EU dovrebbero infondere un forte impulso alle economie più duramente colpite, ipotesi, questa, non ancora integrata nelle proiezioni odierne."

Ottimismo traspare anche nelle parole del vicepresidente esecutivo per Un'economia al servizio delle persone, Valdis Dombrovskis, che in merito alle previsioni ha commentato: “Infondono una reale speranza in un momento di grande incertezza per tutti noi. Le previsioni relative a una robusta ripresa della crescita per la seconda metà di quest'anno mostrano molto chiaramente che ci stiamo avviando verso una svolta nel superamento di questa crisi. Una risposta europea forte sarà fondamentale per affrontare questioni quali la perdita di posti di lavoro, l'indebolimento del settore delle imprese e l'aumento delle disuguaglianze. Molti saranno ancora gli interventi necessari per contenere le conseguenze socioeconomiche generali. Il nostro pacchetto per la ripresa – ha precisato Dombrovskis - contribuirà in ampia misura a sostenere la ripresa, con il sostegno delle campagne di vaccinazione e di una probabile spinta della domanda mondiale."

Le previsioni economiche d'inverno 2021 contengono un aggiornamento delle previsioni economiche d'autunno 2020 e sono incentrate sull'andamento del PIL e dell'inflazione in tutti gli Stati membri dell'Unione europea. Le previsioni si basano su una serie di ipotesi tecniche relative ai tassi di cambio, ai tassi di interesse e ai prezzi delle materie prime, aggiornate al 28 gennaio 2021. Per tutti gli altri dati, comprese le ipotesi relative alle politiche governative, le previsioni tengono conto delle informazioni disponibili fino al 2 febbraio incluso.

Fondamentalmente le previsioni si basano su due importanti ipotesi tecniche relative alla pandemia. In primo luogo, dopo un significativo inasprimento nel quarto trimestre del 2020, le misure di contenimento rimarranno severe durante il primo trimestre del 2021. Le previsioni si fondano sul presupposto che le misure di contenimento cominceranno ad essere revocate verso la fine del secondo trimestre e, in misura più marcata, durante la seconda metà dell'anno, quando si presume che le categorie di cittadini più vulnerabili e una quota crescente della popolazione adulta siano state vaccinate. In secondo luogo, le misure di contenimento rimarranno minime verso la fine del 2021 per lasciare il posto, nel 2022, soltanto a misure settoriali mirate.
L'inclusione di Next Generation EU, compreso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, nelle previsioni rimane in linea con la consueta ipotesi delle politiche invariate ed è immutata rispetto alle previsioni d'autunno.


Per ulteriori informazioni consulta la versione integrale delle Previsioni economiche d'inverno 2021.