Pacchetto UE per la ripresa: il Consiglio adotta il regolamento. In GU entro la settimana

Pubblicato Martedì, 16 febbraio 2021

Prosegue il lavoro delle istituzioni europee per trasformare il Fondo per il recupero e la resilienza da 672,5 miliardi di euro in azioni concrete. L'ultimo passaggio è stato l'adozione da parte del Consiglio Ue del regolamento che istituisce lo strumento per il recupero e la resilienza, che è al centro del piano di ripresa Ue. Metterà a disposizione 672,5 miliardi di euro di sovvenzioni e prestiti per investimenti pubblici e riforme nei 27 Stati membri per aiutarli ad affrontare l'impatto della pandemia Covid-19, promuovere le transizioni verdi e digitali e costruire società resilienti e inclusive. Il regolamento, firmato dal Consiglio lo scorso 12 febbraio, dovrebbe essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale il 18 febbraio ed entrare in vigore il giorno successivo.

Gli Stati membri riceveranno sostegno economico sulla base dei piani nazionali di ripresa e resilienza, che dovranno essere presentati alla Commissione Ue entro il 30 aprile. La Commissione avrà poi fino a due mesi per valutare i piani e successivamente il Consiglio avrà quattro settimane per adottare la sua decisione sull'approvazione finale di ciascun piano.

In base al nuovo regolamento, gli Stati membri dovranno definire nei loro piani nazionali di ripresa e resilienza un pacchetto coerente di riforme e progetti di investimento, che copra sei aree politiche di rilevanza europea: la transizione verde, trasformazione digitale, crescita e occupazione intelligenti, sostenibili e inclusive, coesione sociale e territoriale, salute e resilienza, politiche per la prossima generazione, bambini e giovani, compresa l'istruzione e le competenze.
Il sostegno sarà collegato alle raccomandazioni specifiche per paese nell'ambito del semestre europeo, che identificano le sfide centrali che ogni Stato membro deve affrontare per rafforzare la competitività e la coesione sociale ed economica. Contribuirà inoltre all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali.

Almeno il 37% dell'assegnazione di ciascun piano deve supportare la transizione verde e almeno il 20% la trasformazione digitale. Inoltre, tutte le misure incluse nei piani degli Stati membri dovrebbero rispettare il principio "non fare danni significativi", per proteggere gli obiettivi ambientali della Ue. Gli Stati membri dovranno inoltre garantire che siano messi in atto adeguati sistemi di controllo per prevenire, rilevare e correggere la corruzione, la frode e i conflitti di interesse.


Per saperne di più, consulta le schede informative Ue sul piano di ripresa per l'Europa