Consiglio europeo, “rigorose restrizioni” e “accelerare sui vaccini” gli strumenti contro la pandemia

Pubblicato Venerdì, 26 febbraio 2021

C'è determinazione a lavorare insieme e coordinare l'azione per affrontare la pandemia e le sue conseguenze. Nella dichiarazione finale della riunione del Consiglio europeo in materia di Covid-19 e salute del 25 febbraio, gli Stati membri hanno constatato che la “situazione epidemiologica rimane grave e le nuove varianti pongono ulteriori sfide” e per questo occorre “mantenere rigorose restrizioni e nel contempo intensificare gli sforzi per accelerare la fornitura dei vaccini”.

Proprio sul fronte dei vaccini il Consiglio ha ribadito la necessità di accelerare con urgenza l'autorizzazione, la produzione e la distribuzione dei vaccini, nonché le vaccinazioni e inoltre potenziare la capacità di sorveglianza e di individuazione al fine di identificare quanto prima le varianti in modo da controllarne la diffusione.
Il Consiglio ha confermato poi il proprio sostegno allo strumento Covax e ai piani di distribuzione di vaccini, da questo previsto, a 92 paesi a basso e a medio reddito.

Vista la situazione generale, anche i viaggi non essenziali subiscono restrizioni: il Consiglio ha sostenuto l'adozione di due raccomandazioni sui viaggi all'interno della UE e verso di essa, secondo le quali è possibile introdurre restrizioni conformemente ai principi di proporzionalità e di non discriminazione e tenendo conto della situazione specifica delle comunità transfrontaliere.

Non è mancato uno sguardo verso il futuro: “Per quanto la crisi COVID-19 non sia ancora superata – si legge nella dichiarazione finale del Consiglio - è giunto il momento di iniziare fin da ora a rafforzare la nostra futura resilienza sanitaria. Ci adopereremo per migliorare il coordinamento della UE, in linea con le competenze dell'Unione sancite dai trattati, al fine di garantire una prevenzione, una preparazione e una risposta più efficaci in caso di future emergenze sanitarie”.
Nell'ottica quindi di definire i piani per il futuro, il Consiglio ha invitato la Commissione a presentare, entro giugno 2021, una relazione sugli insegnamenti tratti finora dalla pandemia di COVID-19. La relazione dovrebbe affrontare anche la condivisione delle informazioni, il coordinamento, la comunicazione e gli appalti congiunti, nonché le modalità per garantire un'adeguata capacità produttiva nell'UE e costituire riserve strategiche, sostenendo nel contempo la diversificazione e la resilienza delle catene di approvvigionamento medico globali. Si dovrebbe dare seguito a tali lavori nel secondo semestre del 2021.

Leggi la dichiarazione finale dei lavori del Consiglio europeo del 25 febbraio 2021