Politica di coesione, il Consiglio approva il nuovo pacchetto legislativo

Pubblicato Giovedì, 04 marzo 2021

Per contribuire a ridurre le disparità economiche e favorire la ripresa dalla pandemia l’Unione europea rende disponibili oltre 330 miliardi di euro per progetti regionali e locali nel periodo 2021-2027 attraverso i fondi strutturali.
Gli Stati membri, infatti, hanno approvato, lo scorso 3 marzo, i testi normativi che disciplinano i fondi, di importo pari a quasi un terzo del bilancio settennale della Ue, confermando così l'accordo politico raggiunto con il Parlamento europeo.

Il pacchetto coesione 2021-2027 prevede investimenti pluriennali, in cui la maggior parte delle risorse sarà destinata ai paesi e alle regioni meno sviluppati al fine di promuovere la coesione sociale, economica e territoriale in tutta l'Unione europea. I colegislatori si sono accordati su cinque nuovi obiettivi strategici, che riflettono le principali priorità della Ue:
- un'Europa più competitiva e più intelligente;
- un'Europa resiliente più verde e a basse emissioni di carbonio ma in transizione verso un'economia; a zero emissioni nette di carbonio;
- un'Europa più connessa;
- un'Europa più sociale e inclusiva attraverso l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali;
- un'Europa più vicina ai cittadini.

I progetti finanziati dai fondi vanno dai programmi per l'occupazione, l'inclusione sociale, l'istruzione e la formazione alle infrastrutture di trasporto, gli ospedali e l'assistenza sanitaria, l'energia pulita, la gestione delle risorse idriche, lo sviluppo urbano sostenibile, la ricerca, l'innovazione e la digitalizzazione.
La nuova normativa semplifica le norme, riducendo la burocrazia e garantendo un uso più efficiente delle risorse. Questa è stata collegata al semestre europeo, un quadro per il coordinamento delle politiche economiche nell'ambito del quale vengono formulate raccomandazioni per le riforme strutturali a livello nazionale. In questo modo gli Stati membri avranno orientamenti sul modo migliore per investire il denaro dei fondi al fine di conseguire un impatto maggiore a livello regionale e locale.

Inoltre, l'accesso alle risorse destinate alla coesione è subordinato alla conformità alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
La proposta di normativa prevede inoltre un monitoraggio del mercato degli appalti pubblici e una maggiore trasparenza, in quanto gli Stati membri forniranno informazioni più dettagliate sui beneficiari dei finanziamenti.
Nel 2020 la politica di coesione si è rivelata essenziale per fornire una risposta immediata alla pandemia di COVID-19. Modificando le norme vigenti, è stato possibile mettere rapidamente a disposizione degli Stati membri liquidità da stanziamenti non utilizzati, con la flessibilità necessaria per poterla utilizzare laddove maggiormente necessaria. Sulla base di questa esperienza è stata aggiunta una nuova disposizione per l'utilizzo temporaneo dei fondi in risposta a emergenze future.

Il Parlamento europeo dovrebbe confermare l'accordo politico nel mese di marzo. I progetti di regolamento probabilmente entreranno in vigore a giugno, dopo la messa a punto da parte dei giuristi-linguisti, le dotazioni degli Stati membri saranno effettive a partire dal 1º gennaio 2021.