Pnrr e sviluppo sostenibile, dibattito sulle riforme alla presentazione del Rapporto Asvis

Pubblicato Lunedì, 15 marzo 2021

“Siamo chiamati tutti, a partire da Parlamento e Governo, a utilizzare al meglio questo nuovo assetto istituzionale per fare un salto di qualità decisivo verso un cambiamento del nostro modello di sviluppo in senso economicamente e socialmente sostenibile. La crescita è tale solo se è sostenibile, non possiamo e non dobbiamo misurarla solo con parametri legati al Pil”. Lo ha dichiarato il presidente della Camera Roberto Fico, intervenendo alla presentazione in diretta streaming del Rapporto Asvis “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Legge di Bilancio 2021 e lo sviluppo sostenibile”, lo scorso 9 marzo.

Nello studio Asvis si chiede che il Recovery plan rispetti gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, che destini almeno il 37% dei fondi alla transizione verde e per il 100% dei fondi si rispetti il principio di non nuocere in modo significativo all'ambiente.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell'ambito del Next Generation Eu, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica generata dal nuovo coronavirus, “deve essere inserito – si legge nel Rapporto Asvis - nell’ambito di un più ampio Programma nazionale di riforma da disegnare nel quadro dell'Agenda 2030, come previsto anche dal Semestre europeo, e introdurre traguardi qualitativi, obiettivi quantitativi e tempi d'esecuzione”. Per l’associazione la mancanza di queste indicazioni “rende difficile valutare la concretezza e l’efficacia di molte misure previste, considerando anche che il termine entro cui conseguire gli obiettivi del Piano è fissato al 31 agosto 2026”.

Al dibattito sul Rapporto Asvis hanno partecipato anche la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, i ministri della Transizione ecologica Roberto Cingolani, dell’Innovazione tecnologica e transizione digitale Vittorio Colao e la presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo Irene Tinagli. Tutti hanno concordato sul momento storico e la sfida epocale che il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta per il Paese.
Il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao ha definito “inaccettabili" i ritardi e le diseguaglianze create all’accesso alle reti a banda larga e, in particolare, ha sottolineato le disparità che ne derivano soprattutto per gli studenti.

Priorità ai giovani, che sono stati i più penalizzati da questa crisi economica e occupazionale, anche per la presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo Irene Tinagli: “Con il Piano nazionale di ripresa e resilienza noi dobbiamo mettere in campo misure che ci aiutino a creare la crescita e a dare ai giovani gli strumenti e a non restare schiacciati dal debito che dovremo creare per finanziare gli interventi di oggi”.
Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, ha evidenziato “l’urgenza formidabile di semplificazione e snellimento delle regole” per cui intende promuovere una “transizione burocratica”.

Dalla ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti è arrivato, poi, un appello sulla necessità di interventi per la parità di genere in un momento storico in cui l’occupazione femminile è scesa al 49%, 20 punti percentuali in meno rispetto alla media europea. “Il tema delle disuguaglianze – ha detto il ministro – è l’elemento che ha reso il nostro paese fragile, non sufficientemente attrezzato a resistere all’urto subito e nemmeno capace di quella resilienza di riattivazione”.

Oltre all’analisi e alle proposte sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per indirizzare le risorse nell'ottica dello sviluppo sostenibile, il lavoro dell'Asvis include anche l’esame della Legge di Bilancio 2021 alla luce dei 17 Obiettivi e dei 169 Target dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite.

Per approfondire, in allegato il Rapporto Asvis “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Legge di Bilancio 2021 e lo sviluppo sostenibile”

 



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