Coronavirus, la Commissione europea studia un percorso comune per riaprire in sicurezza

Pubblicato Giovedì, 18 marzo 2021

Mentre prosegue la campagna vaccinale per assicurarci il pieno contrasto alla pandemia da coronavirus, la Commissione europea sta lavorando a un percorso comune per riaprire in sicurezza, in vista di una revoca graduale delle restrizioni per il Covid-19 quando la situazione epidemiologica lo consentirà.

In una comunicazione, adottata lo scorso 17 marzo, infatti, viene tracciata la via da seguire per una politica equilibrata e un approccio comune a livello di UE, con indicazione di ciò che occorre fare per anticipare il momento in cui potremo recuperare il nostro stile di vita europeo, in sicurezza e in modo duraturo, tenendo sotto controllo il virus.

“La comunicazione – ha spiegato Margaritis Schinas, vicepresidente e commissario per la Promozione dello stile di vita europeo - si riferisce a un pacchetto equilibrato di misure in parte già applicate e in parte nuove. Attendiamo l'approvazione degli Stati membri in occasione del prossimo Consiglio europeo. Giorno dopo giorno ci stiamo avvicinando ai nostri obiettivi per quello che riguarda le vaccinazioni e alla ripresa del nostro stile di vita europeo."

Tra le misure proposte rientrano il "certificato verde digitale" relativo alla vaccinazione, ai test e alla guarigione, il ricorso a un quadro comune per le misure di risposta, orientamenti su ulteriori strategie diagnostiche, quali il monitoraggio delle acque reflue per il tracciamento delle varianti, investimenti nella diagnostica e nelle cure. Nella comunicazione è inoltre indicata una serie di provvedimenti finalizzati a rafforzare la resilienza globale attraverso il Covax e il meccanismo europeo di condivisione dei vaccini.

La proposta legislativa che istituisce il certificato verde digitale relativo alla vaccinazione, ai test e alla guarigione prevede un approccio a livello di UE per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati per agevolare la libera circolazione all'interno dell'UE basato sul rispetto rigoroso del principio della non discriminazione e dei diritti fondamentali dei cittadini dell'Unione europea.
Sarà definito un quadro tecnico a livello di UE, da applicarsi entro la metà di giugno, che garantirà la sicurezza, l'interoperabilità e il pieno rispetto della normativa a tutela dei dati personali. Sarà inoltre possibile estenderlo ai certificati compatibili rilasciati in paesi terzi.

Il Parlamento europeo e il Consiglio ora dovrebbero pervenire a un accordo sulla proposta relativa al certificato verde digitale e concordare l'approccio per un'apertura in sicurezza sulla base di un solido quadro scientifico. La Commissione europea continuerà a sostenere la produzione dei vaccini e a perseguire soluzioni tecniche per aumentare l'interoperabilità dei sistemi nazionali per lo scambio di dati. Agli Stati membri, oltre a un'accelerazione sui programmi di vaccinazione, viene chiesto di avviare l'implementazione tecnica dei certificati verdi digitali in vista della rapida adozione della proposta.


Per ulteriori informazioni puoi consultare:

Comunicazione relativa a un percorso comune per una riapertura in sicurezza e duratura

Scheda informativa sui Certificati verdi digitali

Proposta relativa a un certificato verde digitale