Lavoro. Il 4° Rapporto Censis Eudaimon sulle tendenze post Covid

Pubblicato Lunedì, 29 marzo 2021

Quale potrà essere il contributo del welfare aziendale dopo il Covid-19? E come sarà il futuro post-pandemia tra smart working, relazionalità nelle aziende e nuovi fabbisogni di competenze? Su questi temi indaga il 4° Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, realizzato con il contributo di Credem, Edison e Michelin.

Secondo le stime raccolte nel Rapporto, il valore del welfare aziendale potrebbe arrivare a 53 miliardi di euro se venisse esteso a tutte le imprese del settore privato. Il beneficio per le aziende sarebbe pari a 34 miliardi, tra vantaggi fiscali e possibili incrementi di produttività; per il singolo lavoratore il beneficio sarebbe pari a quasi una mensilità in più all’anno. A chiederlo sono entrambi: per l’87,2% delle aziende il welfare aziendale sarà sempre più importante in futuro perché migliorerà la coesione interna di organici sempre più diversificati nelle modalità di lavoro, renderà disponibili servizi di welfare utili e strumenti di formazione per trasferire nuove competenze ai lavoratori. Per il 77,4% dei lavoratori andrebbe potenziato, dove già previsto, o introdotto, se ancora non è stato attivato.

Nei confronti della crisi si contrappongono visioni opposte: da una parte i lavoratori, che per lo più temono la disoccupazione, e le aziende, che guardano con ottimismo alla ripresa. Sono 9,4 milioni i lavoratori del settore privato preoccupati sul futuro della propria occupazione. In particolare, 4,6 milioni temono di andare incontro a una riduzione del reddito, 4,5 milioni prevedono di dover lavorare più di prima, 4,4 milioni hanno paura di perdere il posto e di ritrovarsi disoccupati, 3,6 milioni di essere costretti a cambiare lavoro. Gli operai spaventati sono 3 su 4.
Sul fronte delle imprese, invece, l’87% crede nella ripresa: dopo l’emergenza ci sarà la corsa al recupero di fatturato e quote di mercato (76%) e la sfida della transizione digitale (36,2%). Nonostante le straordinarie difficoltà, per il 62,2% dei responsabili aziendali le proprie imprese se la stanno cavando bene.

Il Rapporto Censis Eudaimon, inoltre, ha indagato le opinioni sul lavoro da casa e ha rilevato opinioni contrastanti: il 52,4% degli smartworker lo apprezza e vorrebbe che restasse anche in futuro, invece il 64,4% di chi lavora in presenza lo teme; per 4 lavoratori su 10 il lavoro da casa genera nuove disuguaglianze e divisioni in azienda.

Per maggiori informazioni, in allegato la sintesi del 4° Rapporro Censis Eudaimon sul welfare aziendale

 



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