Lavoro, confronto positivo tra Regioni e il ministro del Lavoro Orlando

Pubblicato Martedì, 13 aprile 2021

“Come coordinatrice della Commissione istruzione, formazione e lavoro della Conferenza delle Regioni, posso dire che siamo molto soddisfatti dell'attenzione rivolta al ruolo delle Regioni e che siamo fiduciosi, vista la presa in carico delle istanze che abbiamo posto e la concretezza del percorso politico e tecnico individuato”. Al termine del secondo incontro tra Regioni e il ministro del Lavoro Andrea Orlando, Alessandra Nardini, assessora Istruzione e Formazione della Regione Toscana, ha parlato di un “confronto positivo” incentrato sui temi del proseguimento nel piano di potenziamento dei centri per l’impiego, del confronto sull’assegno di ricollocazione e della promozione dei patti territoriali per la formazione.

Le assessore e gli assessori al Lavoro delle Regioni e delle Province autonome hanno condiviso con il ministro Orlando l'impostazione che “per poter affrontare la difficile situazione occupazionale e sociale, vanno in primo luogo rafforzate le strutture pubbliche dei Centri per l'Impiego, che sono punti di riferimento territoriali fondamentali. L'obiettivo comune – ha spiegato Nardini - è quindi quello di superare ritardi e criticità, procedendo rapidamente all'assunzione delle nuove operatrici e dei nuovi operatori e completando il rafforzamento infrastrutturale e tecnologico”.

In merito all'assegno di ricollocazione, il ministro Orlando ha accolto positivamente i contributi che le Regioni hanno presentato su una governance condivisa Stato-Regioni che veda, nell’ambito di una cornice nazionale, una gestione regionale degli interventi in coerenza con le caratteristiche e i fabbisogni territoriali. “A tal proposito – ha precisato Nardini - il ministro ha annunciato la costituzione di un tavolo tecnico con Regioni e Province autonome finalizzato a definire la struttura dell’assegno di ricollocazione e il suo funzionamento operativo, armonizzando la necessaria cornice nazionale alle prassi sviluppate dalle Regioni nell’ambito delle loro competenze in materia di politiche attive e di formazione professionale”.

Infine il ministro del Lavoro Orlando ha trovato favorevoli le Regioni alla proposta di collaborare alla promozione di patti territoriali per il miglioramento del livello delle competenze, la riqualificazione della forza lavoro e il contrasto al mismatch tra domanda e offerta di lavoro, con un modello di governance che valorizzi la funzione di indirizzo e coordinamento dello Stato, rispettando la competenza esclusiva delle Regioni in materia di formazione.