Pnrr, dopo l'approvazione in Consiglio dei ministri, inizia l'iter parlamentare

Pubblicato Lunedì, 26 aprile 2021

Prende avvio l'esame parlamentare del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il Piano che contiene la strategia italiana per la ripresa da oggi al 2026, utilizzando i 191,5 miliardi di euro del Recovery Fund (oltre a React-Eu e il fondo complementare nazionale di 30 miliardi). Il piano si articola in sei missioni: digitalizzazione, transizione verde, infrastrutture, istruzione e ricerca, inclusione e coesione sociale e salute.

Le risorse saranno impiegate per circa due terzi su nuovi investimenti e per il restante per finanziare opere e progetti già in essere.

Una risoluzione sul Recovery da parte del Parlamento è attesa al massimo per il 27 aprile; a seguire un nuovo Consiglio dei ministri darà l'approvazione finale del Piano, che quindi dovrebbe essere notificato alla Ue venerdi 30 aprile.
Bruxelles avrà fino a due mesi di tempo per esprimersi sul Piano italiano. Spetterà infine ai ministri delle Finanze (Ecofin) pronunciarsi. Se tutto andrà bene, a luglio l'Italia potrà ricevere i primi fondi del Next generation Eu, circa 24 miliardi di euro.

Il Pnrr al vaglio parlamentare è stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 24 aprile e prevede un organico pacchetto di investimenti e riforme, con l’obiettivo di modernizzare la pubblica amministrazione, rafforzare il sistema produttivo e intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alle disuguaglianze, per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo, rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni.

Il Piano è in coerenza con i sei pilastri del Next Generation EU e soddisfa i parametri fissati dai regolamenti europei, con una quota di progetti “verdi” pari al 40 per cento del totale e di progetti digitali del 27 per cento. Il 40 per cento circa delle risorse territorializzabili sono destinate al Mezzogiorno. Il Piano è fortemente orientato all’inclusione di genere e al sostegno all’istruzione, formazione e occupazione dei giovani e contribuisce a ciascuno dei sette progetti di punta (European flagship) della Strategia annuale sulla crescita sostenibile della UE. In linea con i principi che ispirano il Next Generation EU, sono stati valutati gli impatti ambientali indiretti e la loro entità è stata minimizzata.

Nell'ambito del Piano, il Governo ha annunciato di voler attuare quattro riforme di contesto: pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione della legislazione e promozione della concorrenza. Inoltre, intende aggiornare e perfezionare le strategie nazionali in tema di sviluppo e mobilità sostenibile, ambiente e clima, idrogeno, automotive, filiera della salute.

Per approfondimenti, consulta il testo del Pnrr e la documentazione connessa.