Certificato verde digitale al vaglio del Parlamento Ue

Pubblicato Martedì, 27 aprile 2021

C'è attesa per la decisione che il Parlamento europeo assumerà in merito al Certificato verde digitale, lo strumento pensato per semplificare i viaggi all’interno dell’Unione europea durante la pandemia.

Nella sessione plenaria, in programma dal 26 al 29 aprile, il Parlamento Ue è chiamato, infatti, ad esprimersi sulla proposta di legge della Commissione Ue per il Certificato verde digitale, per poi avviare rapidamente i negoziati con gli Stati membri.
Una volta che il Parlamento avrà modificato la proposta legislativa e finalizzato il mandato, i negoziati con i governi Ue potranno iniziare rapidamente al fine di adottare il Certificato verde digitale entro l'estate.
L'obiettivo è facilitare la libera circolazione senza discriminazione, con un certificato sicuro e interoperabile in formato digitale o cartaceo, che contenga informazioni sullo stato di vaccinazione, sui risultati del test Covid-19 o sullo stato di guarigione di una persona.
Legato al tema dell'operatività del Certificato, i deputati discuteranno sulla richiesta di test Covid accessibili e a prezzi contenuti, per evitare potenziali discriminazioni nei confronti di chi non è vaccinato, e alti standard sulla protezione dei dati. Si attendono, poi, decisioni relative alle questioni
della gestione delle persone che hanno ricevuto dei vaccini non approvati attualmente dall’Unione europea, della mancanza di un consenso scientifico sull'immunità acquisita, dell'utilizzo del certificato Ue a livello nazionale da parte degli Stati membri e della durata del regolamento.
La decisione assunta dal Parlamento Ue in merito al Certificato verde digitale sarà comunicata il prossimo 29 aprile.

Nella sessione plenaria gli eurodeputati discuteranno, tra i tanti temi, anche di investimenti della Ue, future relazioni Ue-Regno Unito, il Registro per la Trasparenza.

Il Parlamento esprimerà il suo giudizio in merito ai diversi programmi di finanziamento, tra cui Orizzonte Europa, focalizzato sulla ricerca e l’innovazione, LIFE, incentrato sull’ambiente e l’azione per il clima, Europa digitale e Meccanismo di protezione civile, ma anche in merito agli investimenti 2021-2027 relativi al Fondo europeo per la difesa, al programma spaziale Ue, al Fondo di adeguamento alla globalizzazione e al Programma del mercato unico.

Il Parlamento dovrà poi autorizzare per renderlo effettivo e permanente l’accordo di scambio e cooperazione con il Regno Unito, temporaneamente in vigore dal primo gennaio.